SAN PIO MONDRAGONE: Ciontoli, Follera, Gallo, Vellucci (46’ Cipriani), Supino, Verrengia, Palumbo, Velotti, Pagliuca, Iaccarino, Montano (46’ Bergantino).
A disp: Petrone, Di Lorenzo F., Orveto, Scognamiglio, Amoroso.
All.: Saulle/Pagliuca
CITTA’ DI SANT’ARPINO: D’Urso, Lettera, Di Petrillo, Mohamed, Esposito Marroccella, Menale, Angelino, Fiorillo, Spada, Arena, Vergara.
A disp.: Di Vito, Mormile, D’Alessio, Gaspari, Gaetani, Loto, Anatriello.
All.: Cottuno
ARBITRO: De Vito di Napoli
AMMONITI: Palumbo, Iaccarino, Pagliuca
RETI: 42’ e 54’ Spada (CS), 48’ Pagliuca (SPM)
NOTE: angoli 2-4; minuti di recupero: 3’pt; spettatori 400 circa.
CRONACA :
Follia pura a Mondragone con la gara sospesa al 72’a seguito di un invasione di un facinoroso locale che ha la brillante idea di colpire con uno schiaffo il guardalinee . Cala il gelo allo stadio con i giocatori in campo sbigottiti per l’accaduto. Il giustiziere solitario dopo il raid improvviso fa perdere di sé le tracce in un amen. L’arbitro dell’incontro il sig De Vito di Napoli sospende immediatamente le ostilità. Rabbiosa la reazione dei calciatori mondragonesi Pagliuca e Follera che vedono vanificare quanto di buono fatto in questa stagione tormentata. Dura ricapitolare quanto successo dal lato tecnico. Tifosi domiziani in silenzio perché come si evince dal comunicato loro divulgato poco prima della gara in questi giorni alcuni esponenti della società non hanno fatto segreto del loro disappunto nei confronti di chi e’ sempre accanto a questa squadra con l’obiettivo di sostenerla ed incitarla nella vittoria. Viene contestata la nostra condotta, il mancato sostegno ai singoli giocatori e paradossalmente il solo sostegno alla maglia ed alla città. Oggi il movimento Ultras Mondragone resterà in silenzio.
La Viribus scende in campo concentrata. Emozioni dopo appena 40 secondi di gioco:di testa Palumbo serve preciso per Iaccarino il cui fendente termina di poco a lato. Ospiti che si rendono pericolosi al13’con Menale che si gira alto. Al16’bella la conclusione di Iaccarino:sfera alta tra gli applausi. La gara è combattuta su ogni azione. Il gioco è maschio e combattuto. Si ha la sensazione che la giacchetta nera non riesca ad avere il polso della situazione richiamando a destra e manca quasi tutti i giocatori. Il nervosismo è papabile. Sul finire del primo tempo Sant’Arpino pericoloso. Al37’azione personale di Arena con la palla d’un soffio a lato. Nei due corner successivi al37’e40’da registrare le conclusioni di Arena e di Angelino con Ciontoli che risponde presente. Al41’bella la falcata sulla fascia destra di Pagliuca che crossa al centro per Iaccarino con la conclusione di quest’ultimo alta sopra l’incrocio dei pali. Al 42’ fantastico il gol del vantaggio ospite con Spada : preciso il suo tiro a volo dal vertice di sinistra che s’insacca sul secondo palo. Nessuna esultanza per rispetto della sua ex squadra. Al 46’ nei minuti di recupero Pagliuca tira alla destra di D’Urso. Nella ripresa al 47’ Sant’Arpino pericoloso con Arena ma il tiro mortifero è alto. Leoni domiziani che arrivano al pari meritato. Splendido uno-due tra Palumbo e Pagliuca con la bella conclusione finale di quest’ultimo al 48’. Al 54’ il picco della contestazione locale: in contropiede Pagliuca e Velotti vengono fermati da un inesistente fuorigioco segnalato dall’assistente di gara. Lo stesso guardalinee si rende conto dell’errore facendo segno con la mano . Animi accesi con i giocatori domiziani inviperiti per questo fischio inesistente. Nell’immediato contropiede Spada trafigge per la seconda volta il portiere domiziano Ciontoli. Pagliuca, Follera e Ciontoli intorno all’assistente di gara per chiedere spiegazioni del precedente fischio. Ne fa le spese Ciontoli ammonito dall’arbitro. Punita nell’orgoglio,la squadra prova a reagire. Crede nella rimonta. Ci prova la pantera Pagliuca al60’con uno splendido calcio piazzato deviato in corner. Al63’protagonista in area il neo entrato Cipriani la cui conclusione è deviata dalla retroguardia ospite. Con mano secondo i domiziani, regolare secondo l’arbitro. Al66’splendida l’azione domiziana: Palumbo l’ assist-man granata crossa per Cipriani il cui colpo di testa viene respinto in volo plastico da D’Urso che salva il risultato con una parata strepitosa. Al72’con la squadra domiziana protesa in avanti alla ricerca del pari ecco il minuto di ordinaria follia come descritto. Un tifoso granata scavalca la rete di recinzione e colpisce l’assistente di gioco. Alla spicciolata, tutti negli spogliatoi e gara e forse campionato irrimediabilmente compromesso per i leoni domiziani. Immediate le scuse da parte del numero uno del sodalizio granata Giancarlo Fusco all’indirizzo del Sant’Arpino. Oggi si è scritta una vergognosa pagina della storia del calcio mondragonese! Le dimissioni del presidente Fusco, la solidarietà del tecnico Cottuno, il comunicato della tifoseria organizzata, l’addio alla maglia granata di Mario Pagliuca: di tutto di più nell’infuocato post partita di oggi.
POST - PARTITA :
LE DIMISSIONI DEL PRESIDENTE FUSCO: Mondragone oggi perde gara e il suo presidente. Viene compromessa quell’immagine costruita finora con tanto fair play e lealtà sportiva. L’attaccante Mario Pagliuca nel post partita non riesce a calmarsi. Sa in cuor suo che il gesto di uno sconsiderato penalizzerà pesantemente la squadra. Come una doccia fredda puntuali le dimissioni del numero uno del sodalizio Giancarlo Fusco che si dice nauseato di quanto accaduto:”Non meritiamo questo atteggiamento dei tifosi. Stiamo facendo dei sacrifici per dare un’immagine e dignità diversa. Un imbecille ha rovinato tutto in un attimo . Chiediamo scusa al Sant’Arpino. Le forze dell’ordine ci hanno elogiato per le cose egregie che stavamo facendo. Ritiriamo la squadra dal campionato se questi sono i nostri tifosi che ci danneggiano!Sono arrabbiato e questo mi sento di dire. In ogni intervista abbiamo sempre parlato di fair play, correttezza, di non prendere multe e in un attimo si è rovinato tutto. La gara era ancora da giocare e si poteva prendere il risultato. La società si dichiara completamente estranea a quanto accaduto. Se diamo fastidio a qualcuno, ritiriamo la squadra immediatamente. Al di là del gesto tecnico, non tolleriamo la violenza. Mi sono dimesso perché in questo modo non si può fare calcio!”.Le parole del presidente un pugno nello stomaco a quanti col silenzio, indifferenza hanno sempre ostacolato il nuovo corso, progetto. Ora forse che si torna a parlare di Mondragone per un episodio negativo saranno contenti. Il gesto è da condannare senza dubbio come bisogna accettare eventuali errori arbitrali. La tifoseria organizzata granata si è dissociata dal gesto del un tifoso isolato mostrando ancora una volta massimo sostegno alla squadra.
IL CAPITANO PAGLIUCA LASCIA IL MONDRAGONE: Esplode l’ira della bandiera di Mondragone Mario Pagliuca nel piazzale antistante gli spogliatoi. Non riesce a capacitarsi come un tifoso locale possa aver causato un danno enorme a livello d’immagine e non alla società. Mondragone diventa immediatamente una polveriera pronta ad esplodere da un momento all’altro. Pochissima la voglia di parlare da parte di giocatori delusi per quanto accaduto. Non le manda a dire come nel suo stile la pantera Pagliuca che annuncia un addio choc:” Rappresento la mia famiglia che insieme a Fusco ha cercato sempre di portare rispetto e fair play con un calcio di aggregazione al campo. Ho letto molte polemiche in settimane da parte di questo gruppo ultras. A me non interessano le scuse di nessuno. Facciamo un mea culpa . Faccio i sacrifici settimana per settimana e ci rimetto soldi.. In un altro posto avrei preso uno stipendio alto. Penso di essere giocatore dal buon curriculum. Ancora oggi sono un professionista e mi alleno tutti i giorni. Ho intrapreso la carriera di allenatore ed ho un grande gruppo. Chiedo scusa personalmente alla Federazione, a Pastore, a Colonna di quanto successo oggi. Non è colpa nostra. Annuncio che da oggi cerco di accasarmi da qualche altra parte ma sarò sempre al timone della società. Metterò in campo la juniores per andare avanti . Punteremo ad un campionato di salvezza se ci riusciremo. Mondragone è un paese che ha problemi seri. Ci sono persone che vengono al campo per sfogare la rabbia. Rimango ma non me la sento più di giocare con la maglia della mia città. Ho preso delle responsabilità grandi e le manterrò. Annuncio che non indosserò più la maglia granata e a dicembre proverò ad accasarmi da qualche altra parte. Se qualcuno ha problemi di qualsiasi tipo, può venire da me per chiarimenti. Oggi abbiamo fatto una figuraccia come squadra e città. Chiedo di nuovo scusa agli arbitri e alla federazione. Mondragone oggi ha dimostrato di non essere città sportiva. Lascio tutto in mano all’allenatore Virgilio Saulle persona competente che gode della mia completa fiducia”.
IL SANT'ARPINO: Il Sant’Arpino non riesce a capacitarsi dell’accaduto. Il tecnico Cottuno esprime massima solidarietà alla società granata per quanto avvenuto e ringrazia dell’ospitalità avuta. L’errore in occasione del fuorigioco inesistente segnalato c’è stato.Sportivissimo l’allenatore ospite :” Siamo dispiaciuti perché abbiamo avuto un’accoglienza splendida. Sono mortificato, questa è la sconfitta del calcio. Comprendo le dimissioni del presidente Fusco. Ci sono ovunque teste malate che rovinano la giornata di sport. Stavamo giocando una bella partita entrambe le formazioni con grande grinta. Stavo in linea con l’azione con la posizione di Velotti regolare. Il segnalinee ha alzato la bandierina e poi la mano quasi per chiedere scusa all’arbitro. La giacchetta nera ha segnalato il fuorigioco :poteva far proseguire l’azione. L’errore umano ci può stare ma non si accetta che l’entrata di un estraneo possa far questo. Il gesto di entrare in campo è grave. Ne ho viste tante nella mia carriera. Forse per evitare che succeda questo bisogna aumentare la presenza delle forze dell’ordine. Mi dispiace per Mondragone. Vengo da tantissimi anni da avversario ed è sempre un piacere venirci. Chi ci gioca ,dà l’anima. Noi continuiamo per la nostra strada. Abbiamo una juniores in testa alla classifica, abbiamo giovani interessanti. Oggi ai miei ragazzi ho detto di essere dispiaciuto per una società che ci ha ospitato alla grande. Abbiamo ricevuto le scuse ma non erano nei nostri confronti ovviamente”.
LA TIFOSERIA ULTRAS MONDRAGONESE SI DISSOCIA DAL GESTO: Essere additati come violenti parlando per luoghi comuni fa male. Nel momento in cui la partita è stata sospesa i giocatori Follera e Pagliuca si sono indirizzati verso il settore dei tifosi per chiedere loro spiegazioni. Delusione, amarezza e rabbia: questo il leit motiv tra tutti gli sportivi domiziani. Tutta la tifoseria organizzata del gruppo Ultras Mondragone si dissocia dal gesto del singolo:”Quando è successo l’episodio stavamo tutti in tribuna. Ci dissociamo immediatamente. Se il ragazzo frequenta il nostro gruppo e prende iniziative personali, sono problemi suoi. Noi diamo sempre il nostro contributo e sosteniamo la squadra. Paghiamo sempre il nostro biglietto per intero come dovrebbero pagare altre persone. Oggi eravamo in sciopero perché sono state dette alcune cose in precedenza sui vari blog . Ci dissociamo da questi episodi. Non è giustificabile un eventuale errore arbitrale per provocare tutto ciò. Noi lasciamo il sabato le famiglie e mogli a casa per dedicarci alla squadra. Se dovesse arrivare la squalifica del campo, i primi a soffrire saremmo noi. Questa persona che ha fatto tutto ciò non si avvicinerà mai più al gruppo. Cercheremo di allontanarlo. Ci teniamo a precisare che non vogliamo essere additati come il male della squadra. Un episodio singolo non può condannare una tifoseria intera ed un gruppo di ragazzi che fanno sacrifici ogni domenica. Teniamo un direttivo e parliamo tra di noi. Siamo tutti del gruppo con una decina che prende posizioni. La regola che ci siamo detti è che il singolo non prende iniziative personali. Mi sembra assurdo fare un qualcosa per far rischiare squalifica al campo , alla società e a noi stessi. Non vogliamo passare come la colpa di tutto. Sappiamo che gli animi ora sono caldi ma Mario Pagliuca deve capire che ci siamo dissociati tutti quanti noi sin da subito. Una tifoseria organizzata non fa questo tipo di azioni”.
Filosa: "Andremo avanti con la Juniores" Summit societario in serata per discutere a caldo di quanto successo durante la partita di campionato tra Viribus Mondragonese e Sant’Arpino. Al termine dell’incontro un affranto direttore sportivo Paolo Filosa cerca di fare il punto della situazione: “E’ molto dura commentare l’accaduto di ieri a Mondragone per uno stupido e squallido imbecille. Si sono vanificate le cose fatte negli ultimi mesi. Le linee guida della società erano ben chiare e cioè puntare su socialità e fair play. L’abbiamo dichiarato su tutti i media e detto a tutte le società. Tutti possono intervenire e dire come sono stati accolti finora da quando Mario e Lino Pagliuca hanno preso in mano le redini dalla società. Noi puntavamo al fair play e ci puntiamo ancora. A caldo il presidente Fusco ha detto di voler ritirare la squadra dal campionato. Non la possiamo dar vinta ad un facinoroso, ad un asociale. Noi per rispetto dei tanti appassionati che ci seguono non dobbiamo colpevolizzare tutta la tifoseria. Gesto vile di un incappucciato che è scappato via. Prendiamo le distanze e cercheremo di venire a capo di questa matassa individuando il colpevole. Non ritireremo la squadra, ma ci saranno dei provvedimenti. Ridimensioniamo gli obiettivi. Il calcio è socialità. Può sbagliare un calciatore, un arbitro. Come società siamo vicino alla terna arbitrale per quanto successo. Ci può stare tutto, ma non che uno scalmanato scavalchi e si faccia giustizia da sé. Abbiamo calciatori che hanno sposato il progetto per un rimborso d’amore, ma dobbiamo tutelare chi ha famiglia. Non scompariamo. Non credo che ci siano persone che vogliono il nostro male. Dobbiamo pensare solo a noi e pensiamo a noi, alla Viribus Mondragonese. La società è stata rilevata personalmente da quattro di noi che abbiamo ceduto le nostre quote firmatarie al nostro presidente Mario Pagliuca. L’ho invitato a non mollare . Mario è calciatore integro, eccezionale sotto tutti gli aspetti. E’ andato via a settembre per alcuni problemi interni ma non di società. Il sottoscritto insieme a Giancarlo Fusco e Lino Pagliuca per riavvicinarlo a questa causa gli proponemmo di guidare la squadra allenandola. L’ha fatto ottimamente fino al 72’ di ieri. Il Comitato Regionale Campania prima di prendere qualsiasi decisione ha il dovere di sentire il presidente del Sant’Arpino per come sono stati accolti così come tutte le società che sono venute. Siamo partiti tra mille difficoltà. Non abbiamo un solo sponsor che ci sostiene. Abbiamo il pub di Emilio Capone che ci ha regalato le tute da passeggio e la ditta Bavosa che ha offerto le maglie di calcio. Andiamo avanti con i nostri sacrifici e siamo amareggiati. Anche io a caldo mi chiedevo se andar avanti. Non possiamo vedere persone anziane con le lacrime al campo sportivo. Non la daremo vinta ad un facinoroso. Aspettiamo l’esito del giudice sportivo. La Viribus Mondragoneseè stata rilevata ad un euro simbolico dal sindaco. Giancarlo Fusco resta sempre in società, lo inviteremo sempre e andremo avanti. Abbiamo tanti giovani di Mondragone, la juniores al vertice del campionato regionale. Sono tanti i presidenti che vogliono le prestazioni di Mario Pagliuca. Amoroso arrivato in ritardo l’ha mandato in panchina. Pasquale Riccio sino ad oggi uno dei migliori autore di 6 reti mandato in tribuna schierando sei under dal primo minuto. La nostra vittoria è quella del fair play, dell’aggregazione”. Le parole di Filosa sono dirette a chi con quel gesto stupido ha rovinato l’immagine della società che ora subirà gli strali del giudice sportivo. Si va avanti con una squadra di giovani ed un progetto ridimensionato. L’importante è ripartire e non darla vinta agli stupidi di turno.
SAN PIO MONDRAGONE - CITTA' DI SANT'ARPINO : Sospesa sull'1-2Edited by seaworld - 19/11/2012, 19:39