| Sono passate più di due settimane ormai dalla domenica di follia che si è registrata sul campo "Vallefuoco" di Mugnano, che ha visto alla fine del primo tempo della gara Giugliano-Volla, scatenarsi una tremenda e vergognosa rissa tra alcuni supporters giuglianesi ed i calciatori del Volla.
La Giustizia Sportiva si è già espressa a riguardo dell'increscioso episodio, infliggendo al Giugliano Calcio, 5 punti di penalizzazioni e 7 gare da disputare a porte chiuse, mentre il Presidente della società giuglianese Salvatore Sestile a seguito dell'accaduto ha ritenuto opportuno ritirare la squadra dal campionato essendo amareggiato e deluso.
Da quanto riportato su tutti i maggiori media anche nazionali, la rissa è scattata senza un reale motivo. Ma è veramente possibile che dei tifosi o meglio pseudo-tifosi, scavalchino le recinzioni e si lancino all'assalto di un calciatore senza motivo? Noi di "Mondocalcio il social dei tifosi" condanniamo a prescindere i fautori di questa inaudita violenza che danneggia il calcio e la città di Giugliano, ma nonostante ciò abbiamo deciso di andare oltre le crude immagini e recarci nella cittadina dell'hinterland napoletano (che conta più di 140.000 abitanti), per raccogliere alcune testimonianze di chi allo Stadio c'era, non ha partecipato alla guerriglia e può dare - come crediamo sia giusto- la propria versione dei fatti.
Siamo riusciti a raccogliere le testimonianze di alcuni tifosi storici della squadra giuglianese, coloro che negli anni d'oro del Giugliano Calcio, cioè quelli non lontani della C2, si sono contraddistinti per il loro calore, la loro passione ed il folklore delle loro scenografie, su tutti i campi del centro-sud Italia; il tutto nel rispetto degli avversari e contrari ad ogni forma di violenza. Alcuni di questi tifosi erano presenti al "Vallefuoco" in quella maledetta domenica del 24 marzo scorso e condannando senza mezzi termini la violenza disdicevole scaturita da quei facinorosi, hanno però voluto sottolineare alcune cose sfuggite all'occhio delle telecamere. Prima della vera e propria rissa - secondo questi tifosi- c'è stata sul finire del tempo di gioco un'invasione solitaria (come se ne vedono a centinaia su tutti i campi di calcio e non), con conseguente tentata aggressione ad un calciatore del Volla, il quale invece di rivolgersi alle seppur minime (numericamente parlando) Forze dell'Ordine, ha pensato "bene", aiutato da un altro compagno di squadra, di farsi giustizia sommaria, scatenando così le ire degli altri facinorosi, che al fischio dell'arbitro per la fine del tempo si sono catapultati in campo, dando vita allo scempio a cui si è poi assistiti.
Raccolte queste dichiarazioni la Redazione di "Mondocalcio il social dei tifosi" tiene a precisare di essere completamente estranea ai fatti sopraelencati e lascia ad ognuno la libertà di credere a tale versione.
La cosa che invece ci lascia perplessi è un'altra; dalle immagini si nota chiaramente che alcuni calciatori del Volla (quindi dei tesserati), partecipano attivamente alla mega rissa (anche facilmente riconoscibili come il numero 9 Fabio Scippa), colpendo con calci alla testa e pugni alcuni dirimpettai di guerriglia, ma mentre per i "tifosi" sono scattati gli arresti (giustissimi) e per la Società Calcio Giugliano sono scattate le pene sopraindicate (giustissime anche queste), per i tesserati del Volla e la loro Società la Giustizia Sportiva non ha preso nessuno provvedimento. E se grazie ad uno di quei calci o pugni ci fosse scappato il morto e quindi una tragedia ancor più grande di quanto lo sia stata? Siamo sicuri che questa volta la Legge sia stata uguale per tutti? Non andrebbero puniti i tesserati del Volla così come sono stati puniti i fautori della rissa?
A queste domande vorremmo per il bene del calcio, una risposta dagli Organi competenti.
Fonte: Mondocalcio.
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