Giugliano calcio

Un altro anno senza stadio e squadra-Interviste, Interviste a Sestile, Poziello, Gargiulo e Buonanno

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view post Posted on 30/9/2015, 17:36     +1   -1

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GIUGLIANO. Gioia e dolore, amore e delusione. È una storia di alti e bassi quella del Giugliano Calcio. Anni di rinunce e rivincite, anni di soddisfazioni e amarezze, anni difficili in una città complicata. Oggi, più che mai, i cittadini rivendicano una propria identità sportiva, che va dall’interesse della realtà cittadina al riconoscimento da parte delle istituzioni. Il calcio a Giugliano è tradizione, un'idea tramandata di padre in figlio, di generazione in generazione. Ma la cartolina dello stadio “Alberto De Cristofaro” che versa oramai da troppi anni in condizioni di profondo degrado, lascia poco spazio ai sentimentalismi. Se si vuole parlare di rinascita, tutte le risposte partano proprio dalla struttura di Via Epitaffio.

“La vicenda è complicata, il calcio era tra le eccellenze giuglianesi, oggi è solo motivo di sconforto” parole amare quelle dell’ultimo presidente del Giugliano Salvatore Sestile. “Lo stadio è la casa del calcio e oggi versa in uno stato vergognoso. Da parte mia c'è la volontà a portare avanti un progetto per la città perché Giugliano vive di una tradizione calcistica molto forte, ma l'amministrazione deve mantenere le promesse fatte in periodo di campagna elettorale e riqualificare la struttura rendendola una struttura polivalente e polifunzionale. Il sindaco deve attivarsi prima possibile, affinché ci sia una realtà calcistica almeno per la stagione 2016/2017 e affinché il Giugliano si possa iscrivere a un campionato”. Per recuperare lo stadio, i commissari avevano deciso di optare per il “project financing” ossia una procedura economico-finanziaria che prevede l’affidamento dei lavori e della gestione del centro sportivo ad un ente privato. Ma il progetto non è l'unica via percorribile. “C'è la possibilità di far ricorso ad un mutuo credito sportivo con la Regione - fa sapere Sestile. Il Comune ha la possibilità di indebitamento, bisogna approfittare del tasso conveniente attorno al 1% circa. I soldi per la tassa di mutuo possono essere recuperati dal canone delle antenne posizionate nell'area sportiva, circa 80 mila euro annui, e i restanti soldi si potrebbero recuperare con eventi e gestione degli spazi”. Insomma il Presidente gialloblu sembra propositivo e volenteroso affinché ritorni il calcio in questa città.

“Il giorno in cui metteranno la prima pietra inizierò un discorso calcistico. I tifosi sono stanchi di aspettare la lentezza amministrativa”. Dello stesso parere è l'ex Presidente Donato Poziello: “Il calcio a Giugliano vive un coma profondissimo. Sono disgustato dalle condizioni in cui versa oggi lo stadio. Abbiamo lasciato alle Amministrazioni precedenti una struttura che era un gioiellino. In meno di sette anni si è sperperato un patrimonio”. Non usa mezze misure l'ex Presidente Poziello, una pietra miliare per il club gialloblu. “Solo riqualificando lo stadio si può iniziare a pensare ad una rinascita del Giugliano calcio. Ma non è semplice ricostruire una società. Bisogna formare una squadra, un settore giovanile. Entrare nel mondo dello sport non significa solo mettere la palla in campo” - sottolinea Poziello.

La stessa rassegnazione si evince anche dalle parola di Domenico Gargiulo , allenatore storico del Giugliano. “Giugliano non ha uno stadio e non ha una squadra, è inammissibile per una città di 120 mila abitanti. Se pensiamo a realtà come Carpi e Chievo, nonostante siano città molto piccole nel calcio che conta. Spero che si riesca a trovare una soluzione prima possibile, perché Giugliano è tra le prime squadre che ha fatto calcio in Campania e deve tornare a fare calcio”– afferma mister Gargiulo.

Anche lo scrittore e giornalista Paolo Buonanno , ha le idee chiare su quali siano i reali problemi, e da dove bisognerebbe ripartire: “La priorità oggi è recuperare lo stadio, che versa in condizioni pessime. Senza un recupero della struttura non si può' pensare ad una realtà calcistica di peso. Ad occhio credo ci voglia più di un milione di euro per recuperare la struttura e non credo ci siano tanti imprenditori disposti ad investire tale somma. Bisognerebbe sperare in una cordata di imprenditori che credono in un progetto valido. La vedo una situazione difficile, molto difficile” conclude Buonanno.

fonte: internapoli
 
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